I rifiuti industriali devono essere compatibili (trattabili) con le acque reflue. I rifiuti industriali devono essere equalizzati e proporzionati al flusso e al carico di inquinamento delle acque reflue. I rifiuti industriali non dovrebbero contenere materiale tossico o dannoso per gli obiettivi operativi di questi impianti di trattamento. I rifiuti industriali non dovrebbero contenere sostanze pericolose per il personale operativo né quelle dell’ambiente vicino agli scarichi di effluenti.
I rifiuti industriali, in generale, possono essere classificati in due tipi, cioè non pericolosi e pericolosi. I rifiuti industriali non pericolosi sono i rifiuti derivanti dall’attività industriale, che non rappresentano una minaccia per la salute pubblica
Davide
Approcci di trattamento dei rifiuti per la sostenibilità ambientale
I rifiuti industriali producono rifiuti da una vasta gamma di processi diversi, come fanghi, residui di prodotto, polveri di forno, scorie e ceneri. La maggior parte dei rifiuti industriali proviene da tre tipi di industrie: metallurgia, non metallurgia e industrie di trasformazione alimentare. I rifiuti possono differire da industria a industria in base alle materie prime utilizzate, ai processi di produzione e agli sbocchi dei prodotti, ma questi tipi di rifiuti possono essere classificati in tre forme: solidi, liquidi e gas.